Il segretario della Commissione Zia ul Haq Amarkhil, di cui Abdullah chiede la testa da giorni,avrebbe orchestrato una truffa su scala industriale per favorire lo sfidante Ashraf Ghani. (Leggi tutta la storia su Lettera22). Nelle telefonate intercettate si parla di ovini ma il linguaggio in codice è fin troppo evidente. Ovviamente ci si chiede come Abdullah le abbia ottenute e da chi. Ma sono domande che passano in secondo piano e rilanciano la bufera sul processo elettorale mentre tutti i giorni le strade si riempiono di dimostranti, tende e sit-in in favore di Abdullah (non grandi ma sufficienti a farsi notare.
La Commissione elettorale intanto ha fatto sapere che i risultati elettorali del secondo turno subiranno un rinvio ma ha reiterato che la partecipazione al voto del 14 giugno è stata di oltre sette milioni di afgani.
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