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mercoledì 9 luglio 2014

Morte nel salotto buono di Trieste

Copio da fb il post di Monika Bulaj perché meglio di ogni altra parola commenta il dramma avvenuto nella città del grande psichiatra (e a cui la città non ha dedicato nemmeno un vicolo) dove ieri è morto annegato alle 5 del pomeriggio davanti a una folla inerte un ragazzo afgano e di cui Il Piccolo ha dato notizia in maniera nefanda. La sua  famiglia ha sporto denuncia

Una vergogna per la città di Franco Basaglia, e per chi dà le notizie in questo modo.
Khalil era un ragazzo afghano schizofrenico uscito traumatizzato dalla guerra. E' annegato ieri alle 17, davanti alle gente inerte sul molo Audace.
Conosco bene questa famiglia. I suoi fratelli e cugini - persone eroiche e dignitose - gestiscono una pizzeria. (Ironia della sorte, proprio in questi giorni sto insegnando a nuotare la cugina diciassettenne di Khalil: sarà forse lei un giorno a buttarsi in mare per salvare un ragazzo triestino?)
Khalil non è un "individuo socialmente pericoloso", come oggi ne dà notizia il Piccolo (in edizione cartacea), "che ha tolto il disturbo da questo mondo", e "stavolta, però, ...ha deciso di fare male solo a se stesso", Khalil, egregio Direttore Possamai, è una persona che annega davanti agli occhi dei passanti che invece di salvarlo - tra un "tocio" e un gelato - chiamano il 118. Questa, egregio Direttore, è la notizia vera.

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