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domenica 19 ottobre 2014

Perugia-Assisi: la marcia, le polemiche e una storia di altri tempi

Mi trovo ad Assisi ad aspettare che - 53 anni dopo la prima - i marciatori della 40ma Marcia della pace arrivino da Perugia dove son partiti stamane alle 9. Come molti sanno la marcia di quest'anno è stata funestata da diversi distinguo quando non da vere e proprie prese di distanza (Agesci, Movimento nonviolento etc). Nondimeno la marcia conta su 873 adesioni: 117 scuole, 277 enti locali, 479 associazioni di cui 80 sono nazionali. Partecipano 526 città, tutte le Regioni italiane e 97 Province.

Aldo Capitini, il Gandhi italiano, grande
ispiratore della Perugia-Assisi. Sotto la prima
bandkiera della pace portata alla marcia
A vedere il bicchiere mezzo vuoto (polemiche, distinguo, dissociazioni) si fa presto. Quello pieno conta invece con le adesioni ma anche con un piccolo aneddoto che vorrei riferire. Proprio ieri dicevo a Goffredo Fofi, uno dei grandi protagonisti della cultura italiana (eravamo al Salone dell'Editoria sociale, bella iniziativa tra gli altri de GliAsini e de Lo Straniero), e gli dicevo della mia imminente partenza per l'Umbria. Lui alza le spalle, sbuffa e poi mi racconta: “Ero con Capitini quando si diede inizio alla prima marcia (il 24settembre 1961 ndr) ma tre anni dopo ne presi le distanze quando capii che il Pci ci voleva mettere il cappello e non era proprio quello lo spirito della Perugia Assisi. Così io e altri due decidemmo di organizzare una contromarcia Assisi Perugia che poi però non realizzammo. Volevamo andare incontro alla Perugia Assisi con dei cartelli e dire che la vera marcia eravamo noi”. Difficile mettere il guinzaglio a Goffredo Fofi.


Mi dispiace che Goffredo abbia deciso di non partecipare a questa edizione ma forse davvero ne ha viste tante. Io ci sono e dunque vedo anche nelle polemiche di questi giorni il bicchiere mezzo pieno. Se la Marcia è andata avanti pur se, già alla terza, si erano create polemiche e contestazioni, vuol dire che è un evento ancora vitale e che, come ogni evento vitale, produce strappi, contestazioni e polemiche. Se poi queste sono occasioni di dibattito e dialogo oppure mere contrapposizioni sterili questo è un altro discorso e non tocca a noi farlo.


Buona marcia se state camminando. E buona marcia anche se siete rimasti a casa.

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