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sabato 1 agosto 2015

Tutte le spine dei talebani (aggiornato)

Mullah Akhtar Mansur, nuovo amir dei talebani
Anche le sue immagini sono una raraità
Nonostante il neo leader talebano Akhtar Mansur abbia inciso un nastro di oltre mezz'ora per chiamare all'unità i combattenti in quello che è il primo messaggio ufficiale del nuovo Amir, le perplessità sull'unità del movimento permangono.

Nella concitata  riunione di Quetta dove il Gran Consiglio talebano si era frettolosamente riunito tra mercoledi e giovedi e che ha deciso la nomina di mullah Akhtar Mansur, le spine sono uscite tutte. Secondo una ricostruzione dell'agenzia Pajhwok, una delle più attendibili, c'erano molti personaggi di rango ma tanti avrebbero disertato: tra i presenti Abdul Razzaq, già governatore di Nimruz, mullah Mohammad Rasul, già governatore di Kandahar, mullah Mohammad Hassan e mullah Abdul Salam, segretario di mullah Omar (che però secondo altra lettura non vi avrebbero invece partecipato). Eppoi la famiglia, rappresentata dal figlio Yacub e dal fratello di Omar, mullah Abdul Manan. Contrari questi ultimi alla nomina di Mansur, avrebbero lasciato l'incontro quando è stato fatto il nome dell'uomo che già da tempo guiderebbe l'ala politica del movimento e cui vengono attribuiti gli ultimi documenti “firmati” da Omar, tra cui quello che dà luce verde al negoziato. Anche Sheikh Habibullah con Qayum Zakir  (che le cronache davano schierato per Yacub contro Mansur), avrebbero gettato la spugna in disaccordo sulla scelta. Qayum Zakir però ha poi  smentito.



La testata del sito dei talebani:
in continuo aggiornamento tecnico da settimane
E come nella shura (l'accusa è proprio di non averla convocata sostituendola con un direttivo ristretto) anche sul terreno lo scontro è aperto: ci sono i comandanti espulsi dal movimento, alcuni dei quali hanno aderito a Daesh, e c'è il gruppo Fidaee Mahaz (fuoriuscito tempo fa e lo stesso che ha dato la notizia della morte di Omar per primo, sostenendo che sarebbe stato ucciso proprio da Mansur).  I talebani si mostrano sicuri  e, sul  loro sito, sostengono che decine di comandanti e mullah hanno dato il loro appoggio a Mansur. Sullo stesso sito smentiscono anche la morte di Jalaluddin Haqqani, padre dell'attuale numero2 talebano Siraj Haqqani.

Tra gli oppositori di rango al nuovo emiro c'è anche l'ex ministro delle finanze talebano mullah Agha Jan Mutasem, personaggio controverso e complesso ma con un suo carisma e che molti vogliono addirittura vicino a Karzai. Attore importante del processo negoziale è un uomo molto chiacchierato e secondo alcune fonti accusato di aver rubato nel tesoretto talebano. Ha promesso un manifesto a giorni. Contro Mansur.

Questo articolo nella sua forma originaria a quattro mani con G. Battiston per Il manifesto si può leggere qui

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