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sabato 13 luglio 2019

Strage nel giorno delle nozze

Il distretto afgano di Pachir Aw Agam, nella provincia orientale di Nangarhar al confine col Pakistan, non ha una bella fama. Comprende le grotte di Tora Bora antico rifugio talebano sottoposto a pesantissimi bombardamenti. Ieri è tornato sotto i riflettori della cronaca per l’ennesimo fatto di sangue che continua a segnare la vita quotidiana degli afgani. Un kamikaze, che secondo alcune testimonianze sarebbe stato un minorenne, si fa esplodere nelle prime ore di venerdi durante un matrimonio, l’investimento più importante per ogni uomo o donna afgani. La scelta è meticolosa: è il matrimonio del nipote di Malak Tor, comandante locale di una milizia pro governativa.

Il giovanissimo martire si fa esplodere nel momento in cui sta arrivando il rinfresco e dunque c’è già molta gente. Lo sposo muore e con lui almeno altre otto persone. I feriti sono oltre una dozzina.
In quella provincia di confine povera e remota dove le strade asfaltate si perdono in tratturi polverosi, la declinazione afgano-pachistana dello Stato islamico ha le sue roccaforti. La provincia di Nangarhar è infatti il centro degli scontri tra gli affiliati del neo califfato e il governo sostenuto dalla Nato ma è anche il cuore della battaglia tra talebani e adepti – locali e stranieri – del mantra islamista di al-Baghdadi. La guerriglia in turbante, impegnata a Doha nei negoziati di pace con gli americani da ormai un anno, fa subito sapere che con la strage non c’entra nulla. E infatti l’attentato arriva a un pugno di giorni dalla firma su un documento congiunto, siglato a Doha tra talebani ed esponenti della società civile afgana, in cui si sottoscrive un impegno a cercare di ridurre a zero le vittime civili di una guerra il cui pallottoliere è sempre in movimento. Che lo Stato islamico della provincia del Khorasan volesse proprio reagire a quel documento è una possibilità. L’altra è, più semplicemente, che la cosa fosse preparata da tempo per punire chi sta contro di loro.... (continua su atlanteguerre)

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