Visualizzazioni ultimo mese

Cerca nel blog

Translate

sabato 17 aprile 2021

In Myanmar nasce un governo di unita' nazionale. E un esercito federale


Manca solo una settimana dalla riunione dell’Asean che si terrà sul caso Myanmar nella capitale indonesiana il 24 aprile e il Committee Representing Pyidaungsu Hluttaw (Crph) - comitato di parlamentari birmani eletti in novembre ed esautorati dal golpe militare del 1 febbraio - accelera, annunciando  la formazione di un Governo di unità nazionale (Nug) e la formazione di un esercito federale. Un esecutivo che rappresenta sia le minoranze sia gli eserciti “etnici” regionali e si basa su una Carta federale che disegna una nuova Costituzione federativa che sancisca la fine di quella del 2008 voluta dai militari. E sfida ora il mondo a riconoscerlo come il vero rappresentante di un Paese in mano a una giunta sanguinaria che ha ucciso a oggi 728 persone.

La conferenza stampa di presentazione si tiene via zoom da un luogo segreto: “Finisce l’era della paura e delle divisioni e comincia quella della speranza”, dice  il portavoce del nuovo esecutivo, il dottor Sasa, inviato speciale del Crph all’Onu e portavoce del nuovo governo. Un governo dove il presidente U Win Mynt e la State Consuellor Aung San Suu Kyi mantengono le loro cariche che sarà guidato dal vice presidente Duwa Lashi La e dal premier Mahn Win Khaing Than. Un esecutivo di 26 membri di cui 11 sono ministri. La metà non sono di nazionalità Bamar (la maggioritaria) e le donne sono otto. Lo stesso premier è un Karen, e il vicepresidente un Kachin. Sasa è un famoso medico Chin. A equilibri rispettati nel governo ombra, si potrebbe dire che la giunta abbia ottenuto il risultato politico più inimmaginabile solo alcuni mesi fa: un esecutivo dove sono rappresentate le minoranze e un’unità di intenti, saldatasi sull’opposizione alla giunta, che, per la prima volta, prospetta una Federazione.

La reazione tra i birmani e' evidente. Anche all'estero: in Italia la comunità birmana del nostro

Paese commenta dicendo che si tratta di un "giorno memorabile e meraviglioso" che segna la fine di un'epoca e l'inizio di un futuro dove  "credenze religiose, livelli sociali e appartenenze etniche" non costituiranno più un problema. Soddisfazione evidente e condivisibile anche se la strada resta in salita....

La foto in alto e' tratta dal sito del Comitato birmano dei parlamentari

a destra, la lettera della comunita' birmana in Italia che si felicita della nascita del nuovo esecutivo clandestino di unità nazionale in Myanmar

(continua su atlanteguerre)

Nessun commento: