Turchia e Iran: i tempi del golpe a Istanbul e quelli dello scià a Teheran. L'Iran di Khomeini e gli oppiomani nascosti. Alberghi, ostelli e deserti. Istanbul ieri e oggi a piazza Taksim. Mashhad la città sacra degli sciiti alle porte dell'Afghanistan. Merda di cavallo al posto del fumo. Alcolici vietati da Erdogan. Un viaggiatore ripercorre la strada per l'Oriente quarant'anni dopo cercando di far ordine tra appunti, ricordi e inevitabili trasformazioni
Istanbul la magica, Costantinopoli la bella, Bisanzio la grandiosa, la magica, la sublime, Porta d'oro d'Oriente. Eccola che appare alle prime luci dell'alba. Dietro, alle spalle, la frontiera greca e l'ultimo baluardo dell'Occidente che si infrange su una bandiera con la mezza luna del sultano. Il profumo d'oltreconfine ti ha già investito e il primo minareto, nella città di Edirne che l'autobus per Istanbul ha appena attraversato, promette il sogno che sta per avverarsi. Ai primi abbagli del nuovo sole, tra una nebbia estiva e calda che fatica a diradarsi, appaiono le lunghe braccia al cielo delle moschee della Sublime porta, il primo vero passaggio a Est, la prima vera tappa esotica del “Viaggio all'Eden”, il percorso che negli anni Settanta migliaia di giovani adolescenti e non intraprendevano per scoprire se stessi, la cultura di un altro continente e tutta la possibile gamma di droghe che si incontrava lungo quel cammino...
segue in un libro di prossima pubblicazione
Nessun commento:
Posta un commento