Qualche giorno fa il terzo numero della pubblicazione “Lentera”,
un magazine studentesco dell'università cristiana Uksw di Salatiga (Giava), è finito al macero: 500 copie uscite il 9 ottobre e che il rettore ha deciso di censurare. Il perché sta nel titolo: Salatiga
Kota Merah (Salatiga città rossa), una raccolta di storie su
cosa avvenne dal 1965 in avanti, presentate in copertina con
un'immagine di una manifestazione di massa del Pki. Se la notizia si
aggiunge alla rimozione di ogni riflessione sui fatti del '65, dice
anche che il fermento è tutt'altro che poco diffuso. Lo stesso film
di Oppenheimer, The Act of Killing, pare sia stato proiettato
privatamente almeno 500 volte e il Guardian ne ha fatto un
articolo-indagine dopo che il film è stato visto all'Università di
Yogyakarta. La riflessione è partita da tempo grazie ad alcuni
coraggiosi scrittori, editori, giornali: come il magazine Tempo,
già nel mirino ai tempi della dittatura, o grazie a scrittori come
Baskara Wardaya, che nel 2013 ha pubblicato Truth Will Out:
Indonesian Accounts of the 1965 Mass Violence. E, se era uno
degli scrittori che dovevano paretcipare ala sessione cancellata
dell'Ubud Festival, è anche un docente che continua a insegnare
storia a Giava. Insomma, tra difficoltà e colpi di coda, il processo
è iniziato. E va avanti. Ospite d'onore alla Buchmesse diFrancofrote quest'anno, l'Indonesia conosce una nuova stagione che,
almeno in parte, si guarda allo specchio. Ne sono la prova i tanti
libri tradotti sull'argomento tra cui uno anche italiano.
Presentato a Roma al Salone dell'editoria sociale dalla sua
curatrice, Antonia Soriente (che lo ha tradotto con gli studenti del
suo corso all'Orientale di Napoli), Ritorno a casa della
giovanissima giornalista Leila Chudori (AsiaSphere) è un romanzo di
amori e passione che si svolge proprio negli anni bui della
repressione, saltando da Jakarta a Parigi dove un gruppo di rifugiati
politici vive la tragedia che si dipana in patria. Alternando sapori
a sentimenti, sensazioni a verità storica, amicizie sentimentali e
rapporti politici, il romanzo entra nella carne viva della tragedia e
di come fu e viene vissuta. Un bel libro, sia del punto di vista
storico – con una ricostruzione accurata – sia dal punto di visto
della godibilità letteraria. Un volume attraversato anche da una
raffinata sensualità, sottile ma prepotente, che è un po' la cifra
del recente risveglio letterario indonesiano.
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