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martedì 4 ottobre 2016

Congiura di palazzo: esordio letterario con vendetta

"Orgogliosi di supportare il turismo verso l'Italia", dice questo manifesto di Ryanair appeso alloscalo  romano di Fiumicino. Come, scusi? Supportare? Cosa potrebbe fare al grafico pubblicitario e al responsabile delle campagne di Ryanair Claudia Palazzo, una giovane e brillante scrittrice alla sua prima opera letteraria da qualche mese in libreria? L'autrice di "Morte del piccolo principe e altre vendette" ha infatti una sacrosanta ossessione: l'italiano. E quei maledetti inglesismi di cui è piena la lingua scritta persino più di quella parlata (supportare, implementare o il terribile "di sempre" che ora impazza), Ma non solo; anche quel non meno terribile "piuttosto che" divenuto ormai una delle tante inesplicabili aberrazioni dell'italiano (c'è un'indagine in proposito della Crusca sulla sua origine, pare toscana). Il problema è che Claudia Palazzo non perdona. Non perdona non soltanto il cattivo uso dell'italiano, e dunque l'ignoranza, ma nemmen la supponenza, il potere mal esercitato, la spocchia. le ingiustizie. E, in ogni racconto della sua breve raccolta, punisce. Ferisce mortalmente e nella maniera più feroce. Dissacrando.

Tanto dissacrando che persino il piccolo, tenero principino uscito dalla penna di Saint-Exupéry fa una pessima fine. Ma come, persino lui tanto carino? Si, perché altrettanto viziato, moccioso spocchiosello che non merita pietà. Ed è forse - proprio per la sua carica dissacrante -  il racconto più riuscito che apre una piccola galleria di feroci esecuzioni. Favolette moderne ma... attenzione. Molto più feroci di quanto non lo siano le favole dei fratelli Grimm. Dunque lettura consigliata per far addormentare i vostri pargoletti. Dopo la lezione di italiano piuttosto che d'inglese, piuttosto che di matematica, piuttosto che...

Claudia Palazzo
Morte del piccolo principe e altre vendette
Il Palindromo 2016
pp 109 
euro 10

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