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Questa vicenda mi ricorda una brutta storia. Dopo il ritiro dell'Urss dall'Afghanistan nel 1989 Washington e Mosca fecero un accordo: niente più soldi né al governo filosovietico di Najibullah e niente più fondi ai mujaheddin. A quanto si sa avvenne così. Quali furono gli effetti? I mujaheddin avevano gli Stinger e continuarono a ricevere soldi dall'Arabia saudita, dal Pakistan o dall'Iran. A Kabul invece il flusso di rubli si fermò e Najibullah smise di pagare gli stipendi ai soldati. Il suo esercito che, finché aveva ricevuto un salario, aveva impedito la conquista di Kabul da parte degli integralisti islamici si sciolse come neve al sole e il suo regime crollò. Il resto lo sappiamo.
Gli Usa interrompono l'assistenza civile ma non probabilmente quella militare ed esiste un impegno - anche italiano - a pagare il salario per i soldati. Ma messo alle strette, benché Ghani si ostini a dire che il taglio non lo mette in difficoltà, la mossa potrebbe tradursi in una riduzione dei già magri salari a un esercito sotto stress. Tirate voi le somme.
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