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Al Samarcanda, bel locale tutto di legni e bambù, salone da biliardo e pista da ballo, ragazze asiatiche che appaiono e scompaiono con una ventata di tailandese memoria, c'era all'ingresso, così mi dice l'Ammiraglio, un deposito per le pistole. Che ora è scomparso. E il locale era, è, noto per i colli taurini dei contractor, muscoli e “manganello”, nel senso lato del termine. “Una rissa non ce l'ho mai vista – sibila Raffaele, l'Ammiraglio appunto, che è ormai il compagno precettato di questi giri notturni – ma la sensazione è quella”. Se sei da solo con una ragazza passi, “...ma se sono tre, come mi è capitato una volta, son guai. Non puoi nemmeno andare al bagno che una dozzina di muscoli con l'occhio lucido cominciano a tacchinare...”. Non stasera, certo. Qualche ragazzone dell'Est Europa gioca a biliardo. Altri due nell'angolo bevono una birra. Il tipo con le orientali è scomparso. E l'aria un po' mesta del feriale notturno del lunedi, un giorno che è quasi peggio delle domenica per i frequentatori delle oasi notturne, è tutto lì che ti sciagguetta lungo la schiena.
Se Nadir ce la farà, è una scommessa che vedremo. I locali, come da sempre nel mondo, passano di mano velocemente. E se ti dice bene tirano per un po' e allora, in quel preciso momento, come ai rialzi di borsa, devi vendere e cambiare perché poi, i vecchi del mestiere lo sanno, la parabola diventa discendente. Una lezione imparata a Paxos dove ho avuto il mio primo e ultimo locale. Forse per capire che non era per me quel lavoro faticoso ma anche eccitante quando sei tu, dall'altra parte del bancone, a offrire da bere a chi ti va. Ma qui siamo a Kabul, non nella Paxos rutilante dei suoi tempi migliori. E io non sevo più ai tavoli ma provo a raccontarli. Sul taccuino segno nomi e particolari, non commesse e ordinazioni. Adesso tocca a Nadir servire bene i suoi clienti e dimostrare che venerdì prossimo, tra happy hour e scotch a tre dollari, come ci ha promesso, sarà il suo tagliando di partenza. Non è il mio tipo di locale ma credo che ci tornerò. Mi incuriosiscono i cuochi turchi.
1 commento:
Come quelle di Tex Willer dopo una lunga corsa a cavallo, le birrette del Samarcanda devono avere un sapore davvero speciale...
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