Visualizzazioni ultimo mese
Cerca nel blog
Translate
mercoledì 1 aprile 2009
DUE ANNI BUTTATI
Il comunicato di Afgana (cui non faccio mistero di appartenere) sulla conferenza dell'Aja
A distanza di due anni dall'appello di “Afgana”, è triste riconoscere come quasi tutti i temi indicati nel marzo del 2007 dalla società civile italiana, siano diventati adesso patrimonio del dibattito dei paesi riuniti all'Aja. Il rafforzamento della missione Eupol, le aperture regionali (Iran) e, soprattutto, il superamento della sola opzione militare erano già tutti indicati in un documento che fu presentato in Italia ai cittadini, all'allora governo in carica e ai parlamentari di entrambi gli schieramenti. Ma rimase inascoltato, bollato forse come utopistico o impraticabile. E' bastato invece che il presidente americano Obama spiegasse al mondo che il “re è nudo” perché tutti se ne accorgessero, dal ministro Frattini ai suoi illustri colleghi nei governi e nei ministeri europei. Ora il superamento dell'opzione militare, un maggior impegno nella cooperazione civile, l'iniziativa regionale, istruttori “non combattenti” al posto di incursori, sono sulla bocca di tutti, come lo erano sulle nostre, e su quelle della società civile afgana, due anni fa.
Il senso di “Afgana”, rete di associazioni, Ong, accademici e cittadini, era quello di “consigliare” il governo e di farlo riflettere sulla complessità di un paese fragile e gravato dalle ipoteche dovute a trent'anni di guerra che nel 2001 si era deciso di ricostruire a tavolino. Ma nessuno scelse, non gli italiani, non gli europei, non gli americani, di ascoltare chi cercava di spiegare che il “re era nudo” e che bisognava correre ai ripari. Due anni perduti.
Per Afgana era solo il frutto di una lezione appresa “sul terreno” in Afghanistan confrontandosi con la piccola , frammentata, disomogenea società civile afgana, spesso evocata ma mai realmente appoggiata, finanziata, ascoltata. Sarà adesso arrivata l'ora di ripescare qualche vecchia idea prima che sia del tutto sbiadita? Cominciando a scegliere tra gli interlocutori, anche i soggetti delle rispettive società civili e il loro semplice “buon senso” . In Italia, in America, in Germania o Spagna e naturalmente in Afghanistan.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento