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giovedì 2 aprile 2009

LA GALASSIA COL TURBANTE

I termini ricorrenti, nelle dichiarazioni di Karzai o nel nuovo piano americano per Afghanistan e Pakistan, enunciato il 27 marzo da Barack Obama e ripresi l'altro ieri ll'Aja, sono “negoziato”, “processo di “riconciliazione”. Con i talebani ovviamente. Con tutti? E se non con tutti, quali? E soprattutto chi sono oggi i guerriglieri col turbante? Un'analisi della disomogenea galassia talebana



Il termine taleb o talib (studente di religione) designava i combattenti pashtun che, nati in Afghanistan nel 1993 ma sostenuti, finanziati e allevati nelle scuole coraniche (madrase) dal Pakistan col sostegno dei suoi servizi segreti (Isi), apparvero come forza d’urto nel 1994 in un paese in cui i mujaheddin dell’era anti sovietica litigavano: dopo la ritirata dell’Armata rossa nel 1989, avevano fatto capitolare il regime di Najibullah nel '92 conquistando Kabul, ma adesso combattevano fra loro. Guidati da mullah Omar, un contadino del Sud del clan Ghilzai, divenuto la loro guida spirituale, politica e militare, questi spesso giovanissimi combattenti, allevati a kalashnikov e corano, conquisteranno rapidamente due terzi del paese anche se la resistenza nei loro confronti non sarà mai completamente piegata. Ideologicamente “puri”, con un'infarinatura delle teorie Deobandi (una scuola di pensiero islamista del subcontinente indiano rivista in modo rigido e semplicistico alla luce del codice tribale pasthun) vengono inizialmente accolti come liberatori, onesti e incorruttibili. Ai loro esordi rispondevano a tre differenti esigenze: quella interna che chiedeva una pacificazione del paese anche a costo dei sacrifici imposti da una morale islamica oscurantista permeata da una rigidissima interpretazione del Pashtunwali, il codice tribale tradizionale. Quella strategica del Pakistan, che voleva un alleato sicuro e una pacificazione dell’Afghanistan eterodiretta. Infine erano la risposta alle esigenze della mafia degli autotrasportatori, con sede a Quetta e Peshawar, preoccupati di dover pagare tangenti ai mille signorotti della guerra, trasformatisi da mujaheddin di Allah in esattori di tangenti....

Leggi tutto l'articolo sul nuovo sito di Aspen Institute su cui è stato pubblicato il 30 marzo scorso

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