Sette afgani su dieci pensano che la poverta e la disoccupazione siano le maggiori cause del conflitto e la meta tra loro accusa il governo nazionale, corrotto e inefficace. Tra le altre cause, il 36% ritiene che la guerra sia imputabile ai talebani, il 25% all'interferenza di altri paesi, il 18% ad Al Qaeda mentre la stessa percentuale accusa la presenza delle truppe straniere. Il 17% indica la mancanza di sostegno della Comunita' internazionale, il 15% i signori della guerra, il 15% la criminalita
Lo racconta “I costi della guerra”, una ricerca che si basa su un sondaggio elaborato su un campione di popolazione afgana di 14 province e su un riepilogo della storia del conflitto iniziato nel 1979 con l'invasione sovietica. Un'analisi della percezione sulle cause e sugli effetti del conflitto sulla base di esperienze individuali condotta da un consorzio di associazioni internazionali e afgane capeggiate da Oxfam.
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