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martedì 27 luglio 2010

IL PESSIMO BREACKFAST DI DAVID PETRAEUS

Se il buon giorno si vede dal mattino, quella di ieri deve essere stata per David Petraeus una pessima giornata. Era già passata la mezzanotte di domenica a Kabul quando sul sito online del Guardian apparivano le prime notizie su Wikileaks. Chissà se Petraeus era ancora in piedi o se qualche brillante attendente lo ha svegliato per recargli la buona novella. Novantamila file che raccontano una delle cose che Petraeus detesta sentire e cioè che la guerra produce morti e che il conto minuzioso di quei morti, soprattutto se provocati da truppe americane o Nato, è stato minuziosamente tenuto con annotazione quotidiane e, con altrettanta perizia, è stato tenuto nascosto.

Non fosse che per coincidenza di date, i novantamila file devono aver rovinato la colazione al generale per il semplice fatto che negli stessi giorni un perfido giornalista della Bbc ha pensato bene di ficcare il naso a Regey, un villaggio dell'Helmand dove venerdi scorso un raid Nato avrebbe ucciso circa cinquanta persone. L'Alleanza aveva negato ma le testimonianze oculari raccontano un'altra storia. Pessima per il generale David Petraeus...

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