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martedì 7 dicembre 2010

GIALLO A BAGRAM

Un tu per tu con Karzai saltato e al suo posto un incontro tenuto nascosto con chi vorrebbe sostituirlo. Un giallo afgano circonda il viaggio “a sorpresa” di Barack Obama nella base di americana di Bagram. Un viaggio preparato con molto anticipo e con in agenda un nuovo futuro nella leadership del Paese

Non sono stati i file di Wikileaks a far arrivare Barack Obama a sorpresa, nella notte tra il 3 e il 4 dicembre, alla base aerea di Bagram in Afghanistan. E il viaggio, preparato da mesi secondo le ammissioni ufficiali, non aveva lo scopo di favorire un incontro, che infatti non c'è stato, tra il presidente americano e il suo omologo afgano. Anzi, l'esatto contrario. Tanto che la conversazione telefonica tra i due personaggi, preferita a una visita a Kabul e addirittura a una videoconferenza, è durata solo 15 minuti.
Obama, dicono più fonti a Kabul, aveva in programma da almeno quattro mesi un incontro segreto con alcuni personaggi di spicco sia dell'entourage del presidente, sia dell'opposizione. Gente che sapeva del suo arrivo “a sorpresa” e che si sarebbe intrattenuta col presidente americano con un tema ben preciso in agenda: la possibile sostituzione di un presidente insediatosi poco più di un anno fa per il suo terzo mandato...(CONTINUA su Lettera22)

1 commento:

Giulio Maria Raffa ha detto...

Molto interessante, complimenti per le informazioni riportate. Buon lavoro!