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mercoledì 19 settembre 2012

IL BUON SENSO E LE VIGNETTE SUL PROFETA

Ho letto delle vignette di Charlie Hebdo mentre ero in viaggio per Kabul. Non ero ancora atterrato ad Herat, dove mi sono fermato per la notte, che la Tv le annunciava e oggi eccole che girano per la Rete. Per la verità qui in Afghanistan, dove Youtube è stato oscurato, il sito del magazine satirico non si apre (dicono sia stato piratato), forse perché bloccato dalle autorità locali. Mi è venuto da pensare, mentre ho sentito discettare in qualche chiacchierata estemporanea di libertà di stampa e dei valori della civiltà etc, che qualcuno ha ancora un po' di buon senso. Io, quando il mio cani beve nelle pozzanghere lo strattono via, e non mi sento un boia. Se vietavo ai miei figli di mangiare un chilo di fragole non mi sentivo di violare la loro libertà di scelta. E' solo buon senso.

Al direttore
di CH, augurandogli mille anni di libertà di espressione, vorrei dire dei rumor secondo cui in città si sta preparando qualcosa. Forse, dicono, all'università. Speriamo non ci siano vittime, violenze, ferite di cui questo Paese non ha bisogno. Ma chiederei a monsieur le directeur perché non viene a fare un salto domattina all'università per vedere l'effetto che ha fatto il suo colpo maestro anziché starsene a Paris a guardare soddisfatto le vendite (mi pare che anche l'onorevole Borghezio ne abbia comprate un certo numero di copie). E per verificare se, pourtant, non abbia aumentato le vendite di CH anche nella città dei quattro minareti. Secondo me sarebbero andate a ruba anche se temo che CH non sia distribuito. Ci avesse pensato prima, sai che affaroni...Buon senso, n'est-ce pas?

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