La legge di revisione delle Forze armate voluta dal ministro Di Paola è legge dello Stato. Blanda, durante il dibattito (unica eccezione Turco), l'opposizione del Pd che, ignorando le richieste della piazza (e di Vendola), ha votato a favore. Contro l'Idv, che si è battuto strenuamente (Di Stanislao). Tutti gli altri han detto si (295) salvo pochi contrari (25) in ordine sparso (Pezzotta, ad esempio, Terzo Polo), oppure (53) astenuti (Sarubbi Pd). E' il primo paradosso del Monti a fine corsa: il Pd vota a favore per responsabilità e la destra vota compatta, nonostante abbia appena bocciato il governo.
Tutto adesso è nelle mani del prossimo esecutivo e dei decreti attuativi su cui ci sono 60 giorni di tempo perché il futuro parlamento dica la sua.
Stamane a Roma c'è stato un sit in davanti a Montecitorio (a sinistra due scatti della manifestazione davanti alla Camera). Ma il ddl è passato a larghissima maggioranza ignorando la piazza
Il resoconto intero domani su Lettera22 e su il manifesto
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