
Tutto
è nato da una delle solite frasi infelici (e in questo discretamente
offensive) che possono uscire con leggerezza dalla bocca di un
personaggio pubblico e che, magari obtorto collo, arrivano a
tutt'altra destinazione di quella cercata. Maradona se l'era presa
con l'Afa, l'associazione del calcio argentino, paragonata per le sue
scelte (anti maradoniane) ai team pachistani. Apriti cielo: i
pachistani si sono fortemente risentiti sostenendo che Maradona non
sa proprio nulla del calcio pachistano di cui la stampa locale ha iniziato a enumerare medaglie e vittorie.
In
cerca di nuovi fronti dove proiettare la sua ombra calcistica,
Maradona ha fatto buon viso a cattivo gioco e ora pare che verrà a
Islamabad. Per fare che? Immaginiamo che, oltre le scuse, ci possa
essere un negoziato o qualche accordo forse non meno complicato di
quello che il governo sta a fatica tessendo coi talebani. E che forse
insegnerà al Pibe a tenere la lingua a freno.
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