
Il rapporto dice anche che Daesh avrebbe messo in piedi un comitato il cui compito sarebbe pianificare azioni contro installazioni governative e militari pachistane per rispondere all'operazione anti jihadista Zarb-e.Azb nelle aree tribali e per condurre una lotta senza quartiere contro la minoranza sciita, bestia nera di questi gruppi settari in Pakistan e nemico principale dell'Is sia in Irak sia in Siria. L'alleanza con parte dei talebani pachistani (Ttp), o loro frange, sarebbe comunque già in atto. Alcuni giorni fa sei comandanti hanno dichiarato il loro sostegno ad al Baghdadi: si tratta del portavoce ufficiale (ora defunto e comunque subito defenestrato dal ruolo), Shahidullah Shahid, il capo dell'agenzia tribale di Orakzai, il capo della Kurram Daulat Khan, il comandante della Khyber Fateh Gul Zaman, il capo del Ttp a Peshawar mufti Hassan e il comandante di Hangu Khalid Mansoor. La dirigenza li ha però sconfessati ma la scissione non è da poco. Segue così a quella recente capeggiata da Ehsanullah Ehsan a capo del Jamaat-ul-Ahrar (Ttpja), che ha appena rivendicato una strage a Wagh ma che finora non sembra schierato con l'Is.
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