
all'interno del ciclo sulla Via della seta. Un modo un po' anomalo di raccontare di quella lunga strada che lungo 8mila chilometri di carovaniere ci portava fino in Cina e viceversa. Passava per Herat (una delle tante Alexandria) e Kabul, che i cinesi chiamavano Kophen. Ma oggi ci passa altro sulla via della seta. Ci passano le pallottole e le trame del nuovo Grande gioco che proveremo a raccontare.
La sera alle 21 invece, allo spazio Oberdan, di viaggio ce n'è un'altro: quello che Felice Pesoli ha fatto con la cinepresa nella generazione che al piombo preferì i sogni e alle pallottole preferì un altro viaggio: il viaggio all'Eden. Sono contento di aver partecipato al suo lavoro che ha un bel titolo: Prima che la vita cambi noi. Una scommessa che, per quanto mi riguarda, resta ancora aperta.
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