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domenica 4 agosto 2019

Bastone e carota tra Doha Washington e Kabul

A poco tempo forse da un annuncio congiunto talebano-americano sul negoziato di pace, secondo  uno schema ormai abbastanza usuale nel gioco a scacchi globale del presidente americano, Donald Trump è tornato venerdi proprio sul dossier Afghanistan alla vigilia dell’ottavo round negoziale iniziato sabato a Doha tra il rappresentante americano Zalmay Khalilzad e i Talebani. Dopo che in settimana il Washington Post aveva dato notizia dell’intenzione di ridurre i 15mila soldati Usa in terra afgana di 5-6mila unità – un assist per Khalilzad – Trump è tornato a spiegare che se non fosse per motivi umanitari la guerra in Afghanistan sarebbe vinta in un paio di giorni, forse quattro. Un’affermazione che non solo indispettisce i Talebani ma il governo e tutti gli afgani. Questa volta Trump ha fatto riferimento all’atomica: potremmo uccidere, ha detto, anche 10 milioni di persone ma "molti di loro sarebbero innocenti... non voglio farlo e non sto tra l'altro parlando di nucleare"... (segue su atlanteguerre).

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