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lunedì 24 maggio 2010

IL MIO DIARIO DA KABUL

Un libro edito da ObarraO da oggi in libreria e che presento alla Libreria Azalai di Milano (via G. Mora) stasera alle 21 con l'aiuto di Sergio Baratelli. Ecco come inizia:

Questa raccolta di racconti, in buona parte ricostruiti assemblando ad articoli e reportage dall'Afghanistan le riflessioni personali affidate al mio blog, è diviso in due sezioni: Noi e l'Afghanistan e L'Afghanistan e noi. La chiave è tutta qui. Anche quando ci sforziamo di raccontare gli altri, finiamo sempre per parlare di noi, il che è forse inevitabile. Ecco perché ho scelto di iniziare con gli ambienti in cui ci muoviamo e con lo scenario a noi inviati più congeniale: il locale notturno, dove ritrovare colleghi e gente della “nostra razza”, il conforto degli alcolici rigorosamente vietati in Afghanistan, i racconti che servono a dare una marcia in più ai nostri pezzi. Anche il più critico fra noi ci casca. Parliamo di un paese e finiamo a vederlo sempre con gli stessi occhiali, non importa se calcati sui nostri bulbi oculari, su quelli di un diplomatico o di un cooperante. Gli afgani sono altro, lontani da noi, anche quando cerchiamo di raccontarli con la miglior intenzione del mondo. E poiché, inevitabilmente, tutto ciò falsa e sbilancia la lettura della realtà, è giusto avvertire il lettore che, per tale motivo, questo libretto è un racconto assai poco obiettivo. E' anzi smaccatamente sbilanciato. Non è un libro che spiega la guerra ma solo il tentativo di raccontarla da un'altra angolazione, dalla parte degli afgani. Per arrivare alla conclusione che è un'impresa impossibile.

1 commento:

MilleOrienti ha detto...

Sto leggendo il tuo libro, è molto interessante, complimenti.
L'ho segnalato su MilleOrienti insieme alla tua presentazione di ieri alla libreria Azalai. Ciao,
Marco