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mercoledì 6 febbraio 2013

QUALCHE DOMANDA SULLA POLITICA ESTERA

L'Associazione Ilaria Alpi, 46mo parallelo, che da quattro anni pubblica l'Atlante delle guerre e dei conflitti, e la Rete Afgana hanno chiesto oggi con un appello diffuso in Rete ai futuri parlamentari e alle loro liste di esprimersi sulla politica estera e sugli impegni che intendono prendere nella prossima legislatura.

L'appello “Da che parte stare” si richiama nel preambolo all'articolo 11 della Costituzione sul ripudio della guerra ed è nato a gennaio durante la presentazione pubblica dell'Atlante in una libreria di Roma. Sono undici domande che partono dalla considerazione che “i partiti e le coalizioni che si presentano alle elezioni del 24 febbraio 2013 mostrano, nei programmi proposti agli elettori, carenze e vuoti – dicono i promotori - per ciò che riguarda la politica estera. Non chiariscono – dice ancora il testo dell'appello - cosa intendono fare una volta chiamate a governare, non indicano ai cittadini la posizione del Paese su questioni importanti quali la partecipazione a missioni armate, il ruolo nel Mediterraneo, la cooperazione internazionale, la funzione della Nato e delle Nazioni Unite, i rapporti commerciali con Paesi che non rispettano i diritti umani e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”. La prima domanda riguarda gli F-35.

Afgana, con un comunicato ricorda, tra l'altro, di aver già proposto alle forze politiche di impegnare il 30% del risparmio ottenuto col ritiro dele truppe dall'Afghanistan perché sia investito in cooperazione civile in quel Paese.

Le domande si trovano sui siti delle tre associazioni Ass Ilaria Alpi, 46mo Parallelo/Atlante delle guerre, Afgana, sui quali si raccolgono anche le adesioni e le risposte di liste e candidati. Molte le associazioni e le Reti che hanno aderito. Tra i primi firmatari:
TAVOLA DELLA PACE, ARCI, ARCS, CIPSI, LETTERA22, AMANI, EDUCAID, VOGLIO VIVERE ONLUS, BEATI COSTRUTTORI DI PACE, TERRA DEL FUOCO, KOINONIA ROMA, LEGAMBIENTE, AAM TERRANUOVA EDIZIONI o singoli cittadini come la docente dell'Università di Scienze politiche a Milano Elisa Giunchi o la coreanista Rosella Ideo.

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