Il
rapporto si chiama Independent
Assessment of the Afghan National Security Forces ed
è stato preparato, su richiesta del Congresso degli Stati Uniti
dal Center for Naval
Analyses, una organizzazione non-profit di ricerca (fondi
federali). E' uno dei tanti tasselli della discussione infinita del
post 2014 e sulla necessità o meno della presenza militare
occidentale. L'obiettivo del rapporto è valutare quanto effettiva
sia la forza dell'esercito nazionale afgano (Ansf) a breve. Ecco cosa
dice la sintesi della ricerca (il rapporto si può scaricare
qui).
Guerrieri afgani sorvegliano un passo. Sopra a sx, un soldato della dinastia Durrani |
«Prendendo
in considerazione tutte le nostre valutazioni, concludiamo che per
l'Ansf – al fine di sostenere con successo l'obiettivo politico
degli Stati Uniti di impedire che l'Afghanistan ridiventi un rifugio sicuro per i terroristi che minacciano il Paese, la
regione e il mondo - avranno bisogno di una forza di circa 373.400
uomini, con alcuni adeguamenti strutturali da qui al 2018.
Concludiamo che questa forza non è in grado di sconfiggere i
talebani militarmente, ma che se può tenere a bada l'insurrezione
sino al 2018, la probabilità di un processo negoziale aumenterà.
Questa forza, così come i ministeri che la sostengono, richiederanno
assistenza e consulenza internazionale almeno sino al 2018, e che
tale missione dovrà godere della stessa autorità di cui la missione
gode oggi in Afghanistan. Infine, riteniamo che l'impegno costante
della comunità internazionale in Afghanistan possa ridurre le
tensioni nella regione e aumentare le prospettive per la cooperazione
regionale e che il ritiro del sostegno della comunità
internazionale rischia di avere conseguenze, non esclusa una nuova
guerra civile in Afghanistan e maggiore instabilità nella regione».
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