Innanzi tutto più che di una tregua si tratta di una riduzione delle ostilità (reduction in violence plan – piano di riduzione della violenza) il che significa che le pistole possono ricominciare a sparare in ogni momento e anche che possono continuare a farlo nelle aree escluse dal piano. Del resto, l’esercito afgano – tagliato fuori dai negoziati come il resto del governo e della società afgana – aveva già messo in guardia che avrebbe tenuto il dito sul grilletto pronti a ogni evenienza. Ieri sera, la televisione afgana ToloNews riferiva infatti di diversi incidenti in Faryab, Uruzgan, Paktia, Balkh, Baghlan, Badghis, Helmand e Kapisa... continua su atlanteguerre
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domenica 23 febbraio 2020
La prudenza necessaria sulla tregua afgana
Innanzi tutto più che di una tregua si tratta di una riduzione delle ostilità (reduction in violence plan – piano di riduzione della violenza) il che significa che le pistole possono ricominciare a sparare in ogni momento e anche che possono continuare a farlo nelle aree escluse dal piano. Del resto, l’esercito afgano – tagliato fuori dai negoziati come il resto del governo e della società afgana – aveva già messo in guardia che avrebbe tenuto il dito sul grilletto pronti a ogni evenienza. Ieri sera, la televisione afgana ToloNews riferiva infatti di diversi incidenti in Faryab, Uruzgan, Paktia, Balkh, Baghlan, Badghis, Helmand e Kapisa... continua su atlanteguerre
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