I risultati finali della tornata elettorale per l'amministrazione del territorio della capitale sono andati assai più in là delle già rosee previsioni degli exit pool. Il responso finale delle urne di New Delhi da’ infatti una maggioranza blindata all'Aam Aadmi Party (Aap) di Arvind “Kejri” Kejriwal che, dopo un anno di amministrazione controllata, guadagna il governo della capitale. Ma la vera notizia è un altra: se è stupefacente che l'Aap abbia guadagnato la quasi totalità dei 70 seggi dell'Assemblea della capitale (67, ne aveva 28), il Bharatiya Janata Party (Bjp) – il partito nazionalista e identitario del premier Narendra Modi uscito vittorioso dalle politiche dall'anno scorso – riceve uno schiaffo elettorale che segna in modo inequivocabile una battuta d'arresto della sua affermazione nel Paese, che potrebbe avere ripercussioni su altre elezioni in altri Stati: passa da 31 a 3 seggi. Ma fa una fine ancora peggiore il Partito del Congresso (Indian National Congress) di Sonia Gandhi che, almeno a Delhi, sparisce completamente dalla scena politica (nessun seggio, ne aveva 8).
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mercoledì 11 febbraio 2015
domenica 17 febbraio 2013
FINMECCANICA VISTA DALL'INDIA
Il governo indiano ha in mano per adesso solo ritagli di giornali italiani. O almeno questo è quanto appare all'opinione pubblica di un Paese dove lo scandalo Finmeccanica occupa da giorni la cronaca quotidiana di prima pagina e si è guadagnato costantemente l'apertura delle pagine web e cartacee dei giornali più importanti. Sia l'uno (il governo) sia l'altra (l'opinione pubblica) vogliono saperne di più e non sembra abbiano gradito molto il veto opposto dalla magistratura italiana alla condivisione delle notizie che rendono corposa un'istruttoria che riguarda soprattutto la bufera scatenata in Italia dal caso Finmeccanica.
Il dottor Shri Arun Kumar Bal, funzionario di rango del segretariato della Difesa indiana e una squadra del Central Bureau of Investigation di Delhi, l'agenzia investigativa che si occupa specificamente di corruzione, forse già domani sera saranno a Roma. Dopo aver fatto tutte le mosse tramite l'ambasciata di Via XX Settembre, a due passi dagli uffici della Difesa italiana, gli indiani hanno deciso di inviare una pattuglia di detective d'alto profilo che dovrebbero cercare di sapere quel che finora, e non senza una certa stizza, gli indiani non hanno ancora potuto sapere sul caso Finmeccanica. Un caso già soprannominato dalla stampa indiana “Bosfor II”, pesantissima allusione allo scandalo per corruzione che, tra gli anni Ottanta e Novanta, travolse anche il primo ministro Rajiv Gandhi rovinandogli la fama di “mister clean”...Leggi tutto su Lettera22
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