We categorically reject such enemy propaganda. Such claims are far from the reality as Mujahideen are busy engaged in clashes and don’t have extra time on their hands to behead Arbakis* when a bullet is a much easier, faster and in accordance to the guidance of the leadership".
Non è tanto il tono canzonatorio (i mujahedin non hanno tempo da perdere a tagliar teste e un proiettile fa
prima) ma il riferimento all'accordance to the guidance of the leadership. Ora, la noticina (unita al fatto che si nega vi fossero degli stranieri combattenti) sembra prendere le distanze dalla pratica ormai largamente invalsa nell'Is, lo Stato islamico/califfato che opera in Siria e Irak. I talebani hanno in passato tagliato teste senza problemi (vedi l'autista di Mastrogiacomo) ma non è pratica diffusa mentre lo è la fucilazione. Quella che sembra una sottolineatura del proprio codice di condotta (cui i talebani non sono nuovi) rimarca la distanza dal jihadismo qaedista e dalla nuova ideologia del califfato e dallo stesso modus operandi. Forse, anzi certamente, qualche afgano combatte con l'Is ma i talebani, in Afghanistan, del califfato proprio non ne vogliono sapere. Come fecero con bin Laden cui diedero ospitalità e protezione ma di cui non condivisero mai l'idea del jihad globale.
La bandiera dei talebani. Sopra, Ashraf Ghani il presidente "dimezzato" da oggi a capo dell'Afghanistan |
*Arbakis sono le milizie civili paramilitari tradizionali e ampiamente sostenute adesso da governoe Nato in diverse zone del Paese
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