
Con un twitt, la giornalista della Bbc Karen Allen dice che il discorso finale di Karzai ha fissato un paletto: il patto sarà nullo se gli americani lo dovessero tradire entrando nella case degli afgani. Quanto alla tempistica, Karzai insiste: il patto deve essere firmato dal nuovo presidente eletto in aprile. Il presidente pone comunque tre condizioni per la firma del Bsa: le elezioni, l'impegno a evitare raid nelle case degli afani, passi avanti nel processo di pace. Le carte dunque sono ancora tutte sul tavolo.
Su un altro fronte intanto, la delegazione dell'Alto consiglio di pace afgano, incaricato
dal governo del negoziato coi talebani, ha incontrato nella capitale pachistana mullah Baradar, ex numero due di mullah Omar - volato da Karachi a Islamabad - che ha consegnato a Rabbani (capo delegazione) un messaggio della shura di Quetta di cui per ora non si sa altro. Intanto, sempre in Pakistan, il partito di Imran Khan (alla guida del governo della provincia) ha convocato suoi sostenitori a Peshawar per protestare contro l'ultimo raid di droni che hanno bloccato la strada che dalla capitale del Pakhtunkhwa porta al passo di Khyber attraverso cui passa la logistica della Nato.Nella foto dell'agenzia Pajhwok in alto a sn, i lavori della Jirga a Kabul in un edificio costruito appositamente nell'Università della capitale. Si è conclusa oggi con le relazioni delle commissioni e un discorso finale di Karzai .
Sotto a sn, Imran Khan a capo del Pakistan Tehreek-e-Insaf
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