A Roma, domenica 21 settembre alle 18, all’interno del Festival Il Mondo Nuovo, presento "Asia criminale", reportage inchiesta scritto a quattromani con Massimo Morello e uscito questa estate per Baldini e Castoldi. Mi darà una mano il collega Paolo Affatato, con me a Lettera22 da decenni e con me da anni docente alla Scuola di giornalismo della Fondazione Basso.
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mercoledì 17 settembre 2025
"Asia criminale" a Roma domenica 21 settembre
A Roma, domenica 21 settembre alle 18, all’interno del Festival Il Mondo Nuovo, presento "Asia criminale", reportage inchiesta scritto a quattromani con Massimo Morello e uscito questa estate per Baldini e Castoldi. Mi darà una mano il collega Paolo Affatato, con me a Lettera22 da decenni e con me da anni docente alla Scuola di giornalismo della Fondazione Basso.
venerdì 12 settembre 2025
Il nuovo governo thai tra alleanze, trame e incertezze
Il nuovo panorama politico apertosi con la destituzione della premier tailandese Paetongtarn Shinawatra il 1 luglio scorso, dopo nemmeno un anno di mandato, apre scenari del tutto nuovi per il regno asiatico dove, per la prima volta, un premier gode in Parlamento di una maggioranza garantita solo dall’appoggio esterno di un altro partito. Le ultime settimane, mentre si concludeva la guerra tra Thailandia e Cambogia per vecchie questioni di confine, sono state piene di colpi di scena che vale la pena riassumere. Aiuteranno a inquadrare il mandato del nuovo premier, Anutin Charnvirakul, un politico e imprenditore leader del partito Bhumjaithai, insediatosi il 7 settembre 2025. E a disegnare una lotta di potere che vede al centro conservatori, esercito, la famiglia Shinawatra e ovviamente la Casa reale.
L’esecutivo che nasce con Paetongtarn Shinawatra nell’agosto 2024 è, tanto per cominciare, un governo che si forma in un clima avvelenato, dove il partito che ha di fatto vinto le elezioni del 2023 viene espulso dalla scena politica a colpi di sentenze. Si tratta del Phak Kao Klai, noto anche come Move Forward, un partito progressista - erede a sua volta di un altro partito progressista, il Future Forward, dissolto nel 2020 - diretto da Pita Limjaroenrat. E’ lui - giovane, brillante, amato dai giovani delle grandi città ed empatico con le manifestazioni anti monarchiche degli anni passati - il vero premier in pectore dopo la clamorosa avanzata elettorale del suo partito che ha stravinto nelle urne del 2023. Ma poi, denunciato per un reato (da cui alla fine verrà prosciolto) Pita viene sospeso dal Parlamento e il suo partito – i cui vertici sono interdetti dalla vita politica per dieci anni – viene dissolto dalla Corte Costituzionale per aver proposto, durante la campagna elettorale, di modificare la legge sulla lesa maestà. Ciò non di meno, quel che resta del Phak Kao Klai si riorganizza e i suoi parlamentari, quelli esclusi dalle sentenze, si riuniscono sotto un nuovo cappello: il 9 agosto 2024, due giorni dopo la sua messa al bando, i membri del disciolto Kao Klai fondano il Phak Prachachon, noto come Partito popolare. Non è l’unico fatto a rendere quell’agosto particolarmente caldo.... (continua su Ispionline)
La foto è tratta da Wikipedia
domenica 31 agosto 2025
Indonesia in fiamme
Sarebbero già cinque le vittime dell’ondata di violenza che sta investendo l’intero arcipelago indonesiano dove un presidente in difficoltà ha ordinato al generale Listyo Sigit Prabowo, Capo della Polizia Nazionale (Polri) e al Comandante delle Forze armate indonesiane (TNI), generale Agus Subiyanto, di adottare “misure severe” contro gli “atti anarchici” in diverse regioni. Un pugno di ferro evocato ieri dal capo dello Stato Prabowo Subianto ma già in atto da giovedi quando un veicolo della Polizia aveva investito e ucciso un ignaro mototaxi che stava attraversando la capitale Giacarta nel momento in cui erano in corso manifestazioni di protesta contro l'aumento degli stipendi ai parlamentari e per rivendicare un aumento dei salari dei lavoratori. La reazione all’episodio, di cui è rimasto vittima il ventunenne Affan Kurniawan ucciso dal veicolo di un’unità operativa speciale della Polri, non si è fatta attendere.
giovedì 17 luglio 2025
Spratt e Tito. Addio a due protagonisti degli "Anni luce"
In questa calda estate del 2025 due persone molto care ci hanno appena lasciato. Li voglio ricordare in questo piccolo blog dedicato in gran parte agli "Anni luce", quel periodo iniziato negli anni Settanta ingiustamente derubricato alla sezione "Anni di piombo". Con Paolo Sparatore, detto Spratt, ci trovammo quasi casualmente - anche se entrambi frequentavamo il Bar Erika di Milano - sulla frontiera afgana mentre tutti e due (anzi tutti e tre visto che Spratt era con Giovanni Scali) viaggiavamo verso le Indie orientali. Assieme arrivammo a Kabul, con un'altra banda di amici, dove passammo diverse settimane tra gli effluvi delle pipe ad acqua e un immaginario sempre in movimento che ci vedeva in cerca di cavalli da affittare per attraversare il Paese (cosa che poi si limitò a una cavalcata a Band-i-Amir). Mentre cercavamo i cavalli, andammo un giorno al Peace Hotel, luogo di culto in Chicken Street assai più caro della guest house in cui abitavamo noi, un po' più defilata ma sempre a Shar-e-Naw. (qui a sinistra Paolo Spratt tra le braccia di Paolo detto Paolino)
domenica 6 luglio 2025
Al via il bando della Scuola Basso di giornalismo 2025-2026
Il bando della Scuola di giornalismo Lelio Basso (Roma), per cui lavoro con grande piacere da una decina d'anni (ma la scuola ne ha compiuti venti!), si può trovare qui.
martedì 1 luglio 2025
Il conflitto di frontiera tra Thai e Cambogiani fa la prima vittima politica
Il breve conflitto di frontiera che è già costato un morto in maggio ai cambogiani fa adesso una vittima politica a Bangkok: la prima ministra Paetongtarn Shinawatra (nell'immagine a sinistra) sospesa oggi dalla carica di premier per 15 giorni dalla Corte costituzionale. Vicenda all'ombra di un altro conflitto che ha nel mirino suo padre Thaksin,a capo di una potente dinastia e che rischia una serie di incriminazioni. Anche grazie a una telefonata di Paetongtarn con un vecchio amico di famiglia. Leggi tutta la storia su Ispionline
mercoledì 11 giugno 2025
Il giornalismo della Scuola Lelio Basso ha compiuto 20 anni
La Scuola di giornalismo Lelio Basso ha compiuto vent'anni e ha celebrato la ricorrenza con due belle iniziative: un libro di "fuoriclasse", ossia una raccolta di lavori dedicata ai vent'anni e composta da diversi contributi di ex allievi. E una festa.
Alcuni membri della Scuola di giornalismo Lelio Basso: da sinistra Giuliano Battiston, Giulio Rubino, Cecilia Cardito (detta anche la terza colonna), Marina Forti, Massimo Loche, Ruth Libanio, Marco Silenzi, Annalisa Camilli, Monica Gomes, il sottoscritto